Festa del Sacrificio
Oggi 24 settembre il mondo mussulmano festeggia Aid al Adha, o “festa del sacrificio”, chiamata anche Eid al Kabir, che significa “festa grande”.
E’ una delle feste più importanti, che dura alcuni giorni ed è un’occasione gioiosa di ritrovarsi riuniti con la famiglia, parenti ed amici.
Ha luogo il 10° giorno del Dhou al Hijja, che è l’ultimo mese del calendario mussulmano e rappresenta la fine del pellegrinaggio alla Mecca.
Il calendario islamico è lunare, cioè segue le fasi della luna. Si compone di 12 mesi di 29 o 30 giorni ognuno, per un totale di 354 o 355 giorni in un anno.
Il Sacrificio di Abramo
Abramo, il patriarca riconosciuto da tutte e tre le religioni monoteiste (cristianesimo, ebraismo, islamismo), un giorno si sente chiedere da Dio di provare la propria fedeltà, sacrificando il figlio primogenito, Isacco (nella Bibbia), Ismaele (nel Corano). Ma fu fermato dall’ angelo del Signore e così sacrificò un montone al posto del figlio.
E’ quindi la festa per eccellenza della fede e della totale sottomissione a Dio.
Da Isacco, figlio legittimo, discese la stirpe d’Israele, da Ismaele, primogenito avuto da una concubina, discese la stirpe del popolo islamico.
La Tradizione
Con la festa dell’ Aid al Adha i mussulmani ricordano il sacrificio di Abramo, e con l’uccisione di un ovino confermano a Dio la loro fedeltà e sottomissione.
La carne viene divisa in tre parti uguali: una viene consumata dalla famiglia, un’altra è per amici e vicini e la terza va donata ai poveri.
Secondo la tradizione islamica, è il capofamiglia che si occupa dell’ uccisione dell’animale, che deve avvenire dopo la preghiera rituale, venti minuti prima dell’alba.
Cristianesimo v/s Islamismo
Questo episodio di Abramo, pronto a sacrificare il proprio figlio, si trova in entrambe le religioni monoteiste. L’unica differenza è che nella Bibbia viene sacrificato Isacco, mentre nel Corano è Ismaele.
Ma non è il solo caso: nell’Islam Gesù viene riconosciuto e venerato come profeta e la sua madre vergine Maria viene onorata ed invocata con devozione.
Inoltre cristiani e mussulmani attendono il giorno del giudizio, quando Dio retribuirà tutti gli uomini resuscitati.
Entrambe le religioni danno grande valore alla vita morale e rendono culto a Dio, con la preghiera, l’elemosina ed il digiuno.
Questa Festa è un’occasione per ricordare le somiglianze tra le religioni, invece delle differenze.
Eid Mubarak!
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